Dott. Pier Andrea Della Camera

Iperplasia prostatica

L’iperplasia prostatica (oppure IPB o BPH) è una patologia caratterizzata dall’ingrossamento della prostata, nello specifico della parte centrale della prostata determinando lo sviluppo di un adenoma prostatico. Al momento attuale non ci sono dei fattori di rischio accertati tranne l'età. Nello specifico più invecchiamo e più la prostata tende a crescere.
L’adenoma prostatica determina come si può vedere dal grafico una ostruzione al deflusso urinario determinando una sintomatologia che i pazienti avvertono come fastidiosa. La sintomatologia viene studiata mediante l’esecuzione dell' IPSS ( vedi sezione dedicata ai pazienti)


Qual è la sintomatologia ?

Svegliarsi piu volte durante la notte (nicturia) è una delle sintomatologie piu tipiche. Questo avviene perche ogni volta che uriniamo la vescica non va incontro ad uno svuotamento completo e questo determina il residuo vescicale urinoso che a sua volta determina un riempimento più facile dell’organo.

Per lo stesso motivo indicato precedentemente e cioe della facilità con cui si riempie la vescica , un ‘altra sintomatologia può essere l’urgenza minzionale e cioè quella di avere uno stimolo impellente allorquando sentiremo lo stimolo minzionale. Spesso la sintomatologia è dovuta ad una infiammazione alla prostata (o prostatite) associata.

Come è facile immaginare un ‘altra sintomatologia è la riduzione del flusso urinario, la minzione in piu tempi, lo sforzo urinario, la pollachiuria (urinare piu volte in due ore) e lo sgocciolamento a fine minzione sono dovuti essenzialmente alla attività ostruttiva diretta della prostata sull’uretra. ( vedi schema iniziale)

Altra sintomatologia puo essere il tenesmo vescicale e la sintomatologia di dolore sordo nel basso ventre. Il tenesmo vescicale è la sensazione di non aver svuotato completamente la vescica a fine minzione , mentre il dolore al basso ventre è associato alla sintomatologia infiammatoria che spesso si può associare all’ingrossamento prostatico.

Cosa fare?
Bisogna prima di tutto capire quanto è grande la prostata e l’entità del disturbo e dell’ostruzione. Prima di tutto è necessario escludere la presenza di un tumore prostatico ( carcinoma prostatico). Questo è possibile solo ed esclusivamente mediante la palpazione prostatica e il controllo del psa totale e frazionato. Il solo controllo della prostata con la palpazione oppure il solo controllo dei valori del psa risulta essere iniefficace nella diagnostica del carcinoma prostatico. L’ecografia anche se transrettale (ecografia transrettale) non e’ utile per riconoscere un tumore alla prostata. 

Palpazione prostatica.

Dosaggio del psa totale e frazionato.

Quali altri esami ?

Ecografia

Una volta escluso un tumore alla prostata e una volta capito con il test IPSS la sintomatologia del paziente bisognerà capire quanto è grossa la prostata. Questo può essere fatto con una ecografia sovrapubica o transrettale (non ci sono grandi differenze tra i due esami nella valutazione dei diametri prostatici).

Ecografia sovrapubica

Ecografia transrettale



Esame uroflussimetrico

Normale

 

Patologico


L’esame uroflussimetrico oppure uroflussimetria è un esame in cui il paziente urina in una contenitore collegato ad una bilancia la quale indica in maniera oggettiva la velocità del flusso urinario. L’esame è spesso un compendio al percorso diagnostico al paziente con iperplasia prostatica ed oggettivizza quello che il paziente riferisce in maniera soggettiva come difficoltà ad urinare.

L’esame deve essere condotto rispettando alcune precauzioni

1) deve essere condotto in maniera naturale e nello specifico il paziente deve urinare quando normalmente a casa andrebbe a farlo ( non sforzarsi ad urinare quando non si sente lo stimolo ne a trattenere molto le urine ed avere sintomatologia dolorosa)

2) urinare un volume compreso tra i 150 e i 500 ml

Il nomogramma indicherà se il paziente è ostruito (ultima immagine in basso)

E se non mi curassi?

E’ pericoloso tralasciare un ingrossamento di prostata, questo perche lo sfozo giornaliero nella minzione può determinare un danneggiamento alla vescica e sulla vescica non ci sono interventi o farmaci che possano riportarla alle condizioni di buon funzionamento iniziale. Si rischiano anche infezioni urinarie, prostatiti con alle volte anche setticemie (febbri urinarie). In qualche caso la presenza di un ristagno vescicale puo portare al ristagno di urina anche nel rene con conseguente danneggiamento renale.

Terapie Medica

In base alla sintomatologia ed alla gravita’ della patologia si può decidere se intraprendere una terapia medica oppure chirurgica.

Farmaci Alfa-litici

Questi farmaci possono essere suddivisi in farmaci che determinano la perdita dell’eiaculazione, per il periodo di utilizzo del farmaco (omic, urorec, silodix, tamsulosina etc etc) oppure farmaci che permettono il mantenimento di un minimo di eiaculazione (alfuzosina) ma che possono dare durante l’estate soprattutto perdita di pressione con classico mal di testa. Per questo motivo questi ultimi sono in genere preferiti nei pazienti piu giovani.

Farmaci inibenti il testosterone

Dutasteride, Finasteride, (finastid, avodart) sono gli unici farmaci che possono rallentare l’ingrossamento prostatico e possono ridurre l’incidenza di ricovero per intervento chirurgico e cateterizzazione. Gli effetti collaterali sono soprattutto correlati alla riduzione dell’erezione e della eiaculazione.

Cialis 5 mg

Dagli ultimi studi sembrerebbe che la terapia giornaliera con il cialis 5 mg possa ridurre la sintomatologia correlata all’ingrosamento prostatico. Migliora anche l’erezione la cui riduzione spesso si accompagna all’ingrossamento prostatico. Farmaco a pagamento.

Farmaci che riducono la contrattilità vescicale o migliorano la sua funzione ‘’serbatoio’’

Riducendo la contrattilità vescicale migliorano la sintomatologia. Non sono consigliati in paziente fortemente ostruiti per il rischio di cateterizzazione per blocco urinario. Sono farmaci a pagamento. (vesiker, ossibutinina, betmiga).

Terapia chirurgica

Vedi apposita sezione (adenectomia transvescicale, turp o resezione prostatica transuretrale, thulep o laser di prostata e metodiche non invasive)